Sviluppo difficile
Quella di ieri, probabilmente, è stata la più grande soddisfazione fotografica. Non parlo di premi, non parlo di commissioni né di citazioni; parlo di quello che credo essere l’essenza della fotografia, che non è necessariamente “artistica”.
Per 5 mesi non ho osato toccare il rullino medio formato datato 1976 che aveva usato mio padre probabilmente con la sua, ai tempi, fidata Pentacon Six TL. I laboratori lo rifiutano: “troppo rischioso”, dicono. Effettivamente le condizioni sono pessime.
Provo! Non ho mai fatto così fatica ad inserire un rullino nella spirale. Ma voglio procedere, voglio provare. La chimica è pronta, l’acqua in temperatura; so che il rullino è rovinato, infilandolo nella tank sento che la pellicola protettiva in certe zone si è tolta ma so che di meglio non potrei fare; ha 40 anni ed è stato conservato in modo tutt’altro che ottimale. La procedura è termina, lo asciugo; intravedo delle figure, osservo. Sono mio padre e mia madre che si abbracciano allora come ora. Avevano quarant’anni di meno. La foto è sbiadita, rovinata, da “scartare”. Credo sia la foto più bella che abbia visto.
Ringrazio Federica per avermi aiutato nella fase di restauro
C.T.
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